Movimenti sociali dialogano con i presidenti
Nell'ambito del FSM di Belem do Parà, i presidenti Hugo Chávez (Venezuela), Fernando Lugo (Paraguay), Evo Morales (Bolivia) e Rafael Correa (Ecuador) hanno partecipato al "Dialogo sull'integrazione popolare della nostra America" con i movimenti sociali nel poperiggio di giovedì 29 gennaio. Circa millecinquecento persone hanno ascoltato i popolari leader di governo che hanno messo in evidenza che l'Alternativa Bolibariana delle Americhe (ALBA) è una delle vie di uscita all'attuale crisi mondiale.
A nome dei movimenti sociali, hanno preso la parola Magdalena León della Rede delle Donne Trasformando l'Economia (REMTE) e Camille Chalmers membro del coordinamento internazionale del Jubileo Sur, dicendo che ci sono dei progressi nel cammino dell'integrazione dei popoli dell'America Latina, tuttavia hanno fatto presente la necessità di inventare altri meccanismi e un quadro istituzionale capace di concentrare e rafforzare le energie sociali del cambiamento, per accumulare forze convergenti nei popoli e nei governi. Hanno presentato una serie di sfide per affrontare la crisi del sistema e promuovere una vera integrazione dei popoli della Patria Grande.
Magdalena León (Ecuador) ha affermato che "davanti a una situazione radicale come quella che si vive con la crisi di un modello in decadenza sono necessarie risposte radicali. A non farlo si corre il rischio che queste risposte finiscano per dare un nuovo soffio al modello, legittimandolo e tenendo in piedi istituzioni obsolete, e ricomponendo relazioni di potere di stampo neocoloniale".
Dopo hanno preso la parola i quattro presidenti presenti, che hanno parlato dei loro progetti di cambiamento e hanno fatto riferimento a quello che hanno significato le lotte dei movimenti sociali nel cammino per sconfiggere il neoliberalismo.
Il presidente Evo Morales ha chiesto che non venisse considerato un invitato ma un convocato, per continuare a discutere e condividere le lotte che ci sono ancora da portare avanti. Ha ricordato quando i movimenti sociali di Ecuador e Bolivia erano in competizione per chi avrebbe demolito più governi neoliberali e ha citato la tappa che oggi si vive in entrambi i paesi per dire che "se oggi siamo Presidenti, lo dobbiamo a voi. Qui ci sono i miei maestri nella lotta sociale" ha aggiunto.
Rafael Correa ha affermato "che i popoli latinoamericani si sono svegliati, e noi come presidenti, siamo il riflesso di questo risveglio. I movimenti sociali sono parte fondamentale di questo processo che ha radici storiche. Questo anno 2009 celebriamo il bicentenario della nostra indipendenza dalla Spagna e dobbiamo proporci che sia anche l'anno della seconda e definitiva indipendenza".
Ferndando Lugo ha detto che "i nostri governi progressisti sono convinti che i movimenti popolari sono il supporto dei cambiamenti nella regione. Queste lotte sono quelle che hanno trasformato l'America. In Paraguay crediamo in che questa America Latina diversa e che in nostro paese recupererà la dignità. Vogliamo essere trattati alla pari. Non ci stancheremo finché questo non si realizzerà".
Per ultimo, Chavez ha rivolto un saluto speciale alle donne, e ha riconosciuto il loro ruolo nei processi di emancipazione latinoamericani. Ha concluso congratulandosi con i movimenti sociali per tutto quello che fanno per questo mondo possibile e necessario che già sta nascendo in America Latina. " Ora è tempo di dargli tutte le cure come a un bambino perché cresca e si moltiplichi" ha aggiunto.
Dopo gli intervento dei leaders sociali e dei presidenti, è intervenuto il dirigente del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST) del Brasile, João Pedro Stedile, che ha chiuso la sessione mettendo in risalto l'identità che esiste tra tutti i partecipanti e ha messo in evidenza che sono necessarie mezzi concreti per rispondere alla crisi economica e azioni congiunte tra forze popolari e governi progressisti.
"Abbiamo bisogno di un programma minimo che sia anti-capitalista e che sia capace di superare questa tappa del capitalismo. Vi sfido ad invitare al prossimo vertice i movimenti sociali dei vostri paesi per discutere con loro sulle reali vie d'uscita dalle crisi. E' tempo di unità", ha rimarcato.
Traduzione di Elvira Corona