Mobilitazione Global per la Madre Terra

2009-10-02 00:00:00

Convocatoria en Español              Invitation in English
 
La Terra è un essere vivente ed è gravemente malata. Siamo noi colore che la stanno contaminado con il virus dello sviluppo. Viviamo in un oceano chiamato atmosfera, così come i pesci vivono nell'acqua. Senza di lei non ci sarebbe vita, perchè contiene oddigeno e acqua, e con loro i boschi e le piogge che danno sostentamento agli essere viventi. Nonostante tutto la stiamo terribilmente contaminando
 
La Pachamama per guarire dal riscaldamento globale genera fenomeni climatici e cerca ed è alla ricerca di un nuvo equilibrio, che molte forme di vita non tollerano. Se non cambiamo direzione, l'aumento della temperatura globale arriverà in pochi anni a 2°C in più e i cataclismi saranno incontrollabili. Sarà la più grande ecatombe socioambientale e climatica della storia umana.
 
 
Perchè il progresso tecnologico, migiaia di industrie, di veicoli, generano grandi quantità di gas che contaminano e mettono in pericolo la stabilità della vita. La rincorsa al lucro, all'accumulaizone, l'individalismo provocato dal capitalismo, hanno generato una profonda crisi finanziaria, economica, produttiva, sociale, culturale, razziale e religiosa. Bolle finanziarei speculative, disoccupazione strutturale, esclusione sociale, surriscaldamento globale, shock culturale, violeza razzista e fanatismo religioso, tutto insieme.
 
Tante e così profonde crisi simultanee prefigurano un'autentica crisi di civilizzazione, una crisi del mito e della trappola delle “politiche di sviluppo e modernità capitalista”, dell'eurocentrismo, con il suo Stato uninazionale, omogeneità culturale, diritto positivo occidentale, politiche di sviluppo e mercantilizzazione.
 
 
Questo significa che abbiamo perso la capacità di convivere con il pianeta? E' arrivata l'ora di cambiare? la Madre Terra si trasformerà e si salverà: la scommessa è salvare noi stessi. Questo ci obbiga a prendere decisioni urgenti.
 
 
Noi, i popoli indigeni, durante millenni costruiamo civilizzazioni basate sull'equilibrio e l'armonia tra gli uomini e la Madre Natura. Per questo sappiamo conservare la biodiversità e creare alimenti essenziali per l'umanità, in società senza sfruttamento. Oggi offriamo i nostri valori, le notre pratiche , i nostri saperi per salvare il pianeta. Senza imposizione capitalista, distruzione nè contaminazione. 
 
Rispondendo a questo momento storico e compiendo il mandato della IV Conferenza Continentare di Popoli e Nazionalità Indigene dell'Abya Yala, CONCOCHIAMO la Minga/Mobilitazione Globale in Difesa della Madre Terra e dei Popoli, contra la mercantilizzazione della vita (alimenti, acqua, biodiversità, beni naturali); contaminazione e depredazione (delle miniere, di idrocarburi, idrielettricità, delle foreste, degli agrocombistibili, dei transgenici); consumismo e criminalizzazione delle lotte sociali; e per la costruzione del Tribunale della Giustizia Climatica.
 
 
Dal 12 al 16 ottobre in ogni angolo del paese, chi vuole salvare la vita alzerà la propria voce contro l'aggressione capitalista che si materializza con il saccheggio e la mercantilizzazione della vita. Perchè sappiamo che altri mondi non sono solo urgenti: sono sopratutto possibili. E già li stiamo costruendo.
 
Organizzazioni che convocano:
 
Coordinadora Andina de Organizaciones Indígenas (CAOI) / Coordinadora de las Organizaciones Indígenas de la Cuenca Amazónica (COICA) / Consejo Indígena de Centro América (CICA) / Movimiento de los Trabajadores Rurales Sin Tierra (MST) / Conferència de Nacions sense Estat d'Europa (CONSEU)  / IV Cumbre Continental de Pueblos y Nacionalidades Indígenas del Abya Yala / Movimientos indígenas, originarios, campesinos, ambientalistas y sociales de América, África, Asia y Europa.
 
 
 
Obiettivi:
 
 

Lottare per il primato della vita, per la pace con la terra, il Diritto Primario, i beni naturali e la spiritualità con la Pachamama, i diritti collettivi, le leggi naturali, l'acqua per le generazioni future.

 

Sensibilizzare la società sulla necessità di convivere con la natura e in equilibrio con essa. 

 

Mettere in guardia dall'imminente pericolo dell'ecatombe ambientale che minaccia il pianeta e segnalare i responsabili: il capitalismo globale, le multinazionali e gli Stati complici.

 

Dimostra re che è possibile affrontare questo cambio con le proposte e le pratiche dei popoli rurali, in armonia e reprocità con Madre Natura: con il Buon Vivere, Stati Plurinazionali e un modello di integrazione che parte dall'equità, reciprocità e complementarietà

 

Denunciare il capitalismo neoliberale che criminalizza la protesta sociale per imporre il saccheggio e la depredazione di Madre Natura

 

Esigere l'amnistia per tutti i dirigenti indigeni, sociali e attività ambientali pocessati per aver difeso i diritti dei Popoli e di Madre Natura.

 

Convocare l'installazione del Tribunale della Giustizia Climatica ((Cochabamba, Bolivia, 13 ye14 ottobre), che giudichi le imprese transnazionali e gli Stati complici, come primo passo verso una Corte Internazionale sui Delitti Ambientali.

 

Aprire un dibattito sulla crisi della civilizzaizone capitalista, come la proposta dei popoli indigeni per contrastare la catastrofe ambientale.

 
 
Attività
 
 
 

Manifesti delle più diverse organizzaizioni dei movimenti indigeni e sociali, con alternative per contrastare la globale catastrofe climatica e ambientale.

 
 

Memorial con proposte concrete davanti alla Convenzione del Cambio Climatico, Convenzione della Diversità Biologica, ONU, Commissione Interamericana dei Diritti Umani e organizzazioni simili di altri continenti.

 

Mobilizzazioni in tutto il mondo (comunità urbane e rurali) a partire dalle domande specifiche locali, nazionali che abbiano gli stessi obiettivi della Minga Globale.

 

Sitt- in davanti ai locali dell'Onu, e davanti alle aziende multinazionali estrattive che si occupano di idrocarburi, miniere, legno, acqua, di agrocombustibili e transgenici.

 

Fori di discussione e giornate culturali e politiche sulla difesa della Madre Terra e dei popoli contro la mercantilizzazione della vita, contaminazione e criminalizzazione sociale.

 

Realizzazione del Tribunale della Giustizia Climatica per giudicare i delitti ambientali.

 

Assemblee per articolare le strategie fino alla Conferenza Alternativa a quella del Protocollo di Kyoto (Copenaghen, dicembre 2009).

 
 
Tribunale della Giustizia Climatica
 
 
 L'85% degli scarichi di gas di effetto serra che causano il riscaldamento globale è generata nei paesi più ricchi. Soltanto un 3% in America Latina. Ma gli effetti nocivi come le inondazioni e le siccità sono subiti dai pæsi più poveri.
 
Questo ha determinato una serie di squilibri nei pæsi poveri ed è l'origine del debito ecologico con i nostri paesi. Resposnabile è il modello globale prevalente che funziona in modo irrazionale, devastando i diritti dell'uomo, i diritti collettivi delle popolazioni e i diritti di Madre Natura, rompendo ogni equilibrio.
 
Per questo motivo, in conformità con il mandato della IV Conferenza Continentale dei Popli e della Nazioni Indigene dell' Abya Yala, in alleanza con un'ampia rete dimovimenti e di organizzazioni sociali di tutto il pianeta, stiamo costruendo il Tribunale dell Giustizia Climatica, per giudicare moralmente i responsabili delle crisi ambientali, che sarà inaugurato il 13 e 14 di ottobre a Cochabamba, Bolivia.
 
Il Tribunale della Giustizia Climatica permetterà di identificare e sanzionare moralmente le compagnie transnazionali e gli Stati complici dei saccheggio dei beni naturali e che mettono in pericolo i diritti dei popli e Madre Natura. E' un primo passo verso la formazione di un Tribunale Internazionale per la Giustizia Ambientale, sullo stile del Tribunale dell'Aja.
 
 
Inoltre, il Tribunale renderà visibili le relazioni causa-effetto tra il modello di sviluppo estrattivo e corporatizzato delle multinanzionali e i cambiamenti climatici. Giudicherà eticamente i responsabili del debito ecologico, provocato dal consumismo che trasforma la biodiversità in materia prima.  
 
 
 
Coordinadora Andina de Organizaciones Indígenas – CAOI
Jr. Carlos Arrieta 1049, Lima 1, Perú
Telefax 00511-2651061
www.minkandina.org
prensa.caoi@gmail.com